Cercasi disegnatori CAD impianti elettrici

Lo studio è alla ricerca di collaboratori per la progettazione di impianti elettrici, fotovoltaici e speciali anche tirocinanti nel settore elettrico che hanno necessità di perfezionare la propria preparazione universitaria confrontandosi con i problemi reali di uno studio professionale.In particolare si cerca un ingegnere elettrico anche junior in grado di utilizzare autocad 2018 applicato al disegno di schemi elettrici unifilari e planimetrici, che sappia utilizzare software di dimensionamento cavi tipo CP PROJETC 2012, che sappia utilizzare DIALUX per il calcolo illuminotecnico di interni, che sia in grado di utilizzare PRIMUS per il computo metrico estimativo. Si richiedono passione per il settore elettrico, capacità di problem solving e critica e curiosità verso l’apprendimento e l’approndimento della cultura elettrotecnica sulla base anche del continuo aggiornamento tecnico normativo legato alla conoscenza delle Norme CEI di settore.Si offre disponibilità ad una formazione iniziale ed ad un periodo di prova per comprendere le reali intenzioni e capacità del candidato. Per informazioni conttattare direttamente ing. Nava Demetrio cell. 333 3766736

News incentivi fotovoltaico 2019

In quest’ultima e speriamo definitiva versione del Decreto FER inviato a Bruxellesci sono alcune importanti novità per il settore fotovoltaico.

La prima riguarda la tariffa per gli impianti sotto i 100 kW che viene ridotta da 110 a 105 €/MWh: tuttavia nel contempo è stato introdotto un bonus di 10 €/MWh per questi stessi impianti, se realizzati su edifici, per l’energia autoconsumata. L’intento del legislatore appare chiaro: per impianti di modeste dimensioni si vuole, almeno un po’, incentivare anche l’autoconsumo.

Tale bonus si somma con quello già previsto per la bonifica dei tetti in eternit, pari a 12 €/MWh; bonus che viene riconosciuto sia sull’energia autoconsumata che su quella immessa in rete.

Una ulteriore novità del Decreto FER, anche se annunciata, è l’introduzione di una cauzione per gli impianti sopra i 100 kW e fino al MW pari al 2% del valore arbitrario di 1000 €/kW. Cauzione che viene restituita in caso di esclusione dal registro o nel momento in cui l’impianto entra in esercizio.

Viene poi estesa da 100 a 250 kW di taglia massima di impianto, la possibilità di vedersi riconosciuto l’intero ammontare dal GSE senza dover ricorrere a contratti obbligatori con trader di energia.

Un importante chiarimento riguarda le cave, che ad un certo punto erano sparite dalla lista dei siti privilegiati sotto 1 MW. In particolare nel Decreto FER viene chiarito che sono idonee “cave non suscettibili di ulteriore sfruttamento estrattivo per le quali l’autorità competente al rilascio dell’autorizzazione abbia attestato l’avvenuto completamento delle attività di recupero e ripristino ambientale previste nel titolo autorizzatorio nel rispetto delle norme regionali vigenti”. Pertanto cave già ripristinate secondo le norme regionali vigenti.

Con l’aggiunta di una ulteriore finestra a Maggio 2021, viene anche incrementata la potenza complessiva incentivabile.

Vedremo ora se la data del 31.01.2019 verrà rispettata come apertura del primo registro: se fosse così sarà una corsa contro il tempo per presentare entro i 30 giorni previsti tutti i documenti richiesti, non da ultimo il preventivo di connessione accettato. Ma alle corse contro il calendario noi del fotovoltaico ormai siamo allenati!

Edifici civili di altezza superiore ai 32 m

Gli edifici con altezza oltre i 32 m rientrano nella attività 77 dei vigili del fuoco ed in categoria B, ovvero in quelle attività che devono presentare il progetto di prevenzione incendi al comando dei vigili del Fuoco e relativa domanda, secondo modello PIN 1-2018.

Quando si presenta un progetto o una SCIA di rinnovo occorre anche avere tutta la documentazione a posto per l’impianto elettrico ovvero il progetto dell’ impianto elettrico servizi comuni, verifiche di sicurezza e certificazioni di conformità, ma anche la valutazione rischio di fulminazione diretta sulla struttura.

Per edifici di altezza superiore ai 32 m quasi sempre la struttura non è autoprotetta e quindi occorrerà prevedere sia degli scaricatori di sovratensione nei quadri elettrici, sia un impianto parafulmine in copertura.

Se la documentazione di progetto dell’impianto elettrico servizi comuni è inesistente o carente, occorrerà soprattutto effettuare i calcoli di illuminazione di sicurezza sulle scale e sulle vie di esodo in modo da rendere sicuro l’esodo e garantire i lux minimi di legge.

Lo studio tecnico ing. Nava Demetrio offre anche un calcolo di illuminazione di sicurezza in emergenza sulle scale in 3D in grado di poter valutare con certezza che i lux minimi di legge 5 lux siano sempre garantiti sulle vie di esodo.

Ovviamente, se richiesto, offre il servizio di progetto di prevenzione incendi o rinnovo SCIA oltre che che la misura di portata e pressione residua sugli idranti secondo DM 16 maggio 1987 , UNI 10779-2014 e  livello di pericolosità delle aree oggetto di intervento.

Vengono anche eseguite le verifiche di misura iniziali  sull’impianto elettrico secondo CEI 64-8/6,  al fine di poter progettare correttamente gli interventi di adeguamento, sia ai fini della sicurezza che della funzionalità dello stesso, nonchè atti  a garantire una corretta illuminazione ordinaria e di emergenza sulle vie di esodo, mediante calcolo illuminotecnico di illuminazione ordinaria e di emergenza con programma DIALUX 4.13 .

 

Obbligatorietà della valutazione rischio fulminazione diretta su tutte le strutture

L’articolo 84 del D.Lgs. 81/08 prescrive che il datore di lavoro provveda alla valutazione del rischio fulminazione da scariche atmosferiche affinché gli edifici, gli impianti, le strutture, le attrezzature, siano protetti dagli effetti dei fulmini secondo la Norma CEI EN 62305-2 edizione 2013.
Detta valutazione solleva il committente e/o il proprietario da sanzioni di tipo amministrativo e/o penale secondo la gravità dei danni a persone e/o cose causate dall’ incendio provocato da una fulminazione diretta dell’edificio ed obbliga pertanto a cautelarsi con una iniziale valutazione e successivamente ad eseguire sull’edificio gli interventi previsti sull’impianto elettrico che vanno dagli scaricatori di sovratensione nei quadri elettrici nel caso di edifici autoprotetti, fino a prevedere anche oltre che gli scaricatori anche l’impianto parafulmine in edifici non autoprotetti.
La normativa tecnica applicabile, sviluppata in sede internazionale e recepita in Italia con le norme elaborate dal Comitato Tecnico 81 del CEI , prevede innanzitutto una valutazione dettagliata del rischio da fulminazione, da svolgere in maniera quantitativa, secondo una procedura ben definita.
Il risultato finale della valutazione, espresso in forma numerica deve esser confrontato con un valore di riferimento, fornito dalla norma, ritenuto accettabile.